Newsletter : maggio 2013
Una informativa chiara e indipendente sull'industria del risparmio gestito
     
Il best performer del mese: Intervista
     
 
AcomeA Europa A2
Giacomo Tilotta


Società:  ACOMEA SGR SpA
Fondo: AcomeA Europa A2
cod. ISIN: IT0004718869

Categoria: Az. Europa
Sito web: www.acomea.it
     
Il fondo AcomeA Europa A2 investe in titoli azionari di società europee di tutte le capitalizzazioni. Scendendo maggiormente nel dettaglio, come viene gestito il fondo e come avviene lo stock picking?
I fondamentali economici delle imprese costituiscono la base della nostra selezione dei titoli. L’approccio di analisi orientato al “valore”, privilegia imprese o settori trascurati e sottovalutati sotto il profilo degli attivi o delle potenzialità reddituali future. I titoli vengono inseriti in portafoglio con gradualità e con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, consistente con un cambio di ciclo settoriale o con processi di ristrutturazione aziendale. Il rischio è gestito attraverso un elevato grado di diversificazione
Come era strutturato il portafoglio nel mese di aprile? Oltre all’Italia, che potrebbe aver trainato la performance, vi sono altri paesi che hanno offerto un contributo importante?
Vi sono eventuali scommesse che invece non hanno rispettato le aspettative?
La struttura del fondo si caratterizzava alla fine del mese di aprile per la maggiore esposizione verso il mercato italiano, con un focus particolare sul settore finanziario, a fronte di una minore esposizione al mercato inglese e a quello tedesco. A livello settoriale invece particolarmente premiante è stata l’esposizione verso settori quali quello farmaceutico e telecom. Tra i settori il cui contributo in termini di performance non è stato particolarmente premiante vi è quello delle utilities.
Per i prossimi mesi quali sono i temi su cui intende puntare? 
Per i prossimi mesi manterremo elevata l’esposizione al mercato italiano ed al settore finanziario italiano, che rimane particolarmente sottovalutato nonostante le difficoltà in termini di redditività a cui andrà incontro, in un contesto macroeconomico ancora debole. Riteniamo infatti che tali criticità siano già adeguatamente prezzate ed anzi impediscano una visione più dinamica di uscita dallo scenario recessivo. Inoltre, dopo anni di strutturale sottoperformance, il settore telecom potrebbe avere ritorni molto interessanti, se sarà in grado trasformare i rischi a cui attualmente è esposto in opportunità per attuare un cambiamento radicale del proprio modello di business.
L'Italia è in questo momento all’interno dell’UE il paese-chiave, i cui destini sembrano incrociarsi inevitabilmente con quelli dell’intera unione. Con la rielezione del Presidente Napolitano e la creazione in extremis di un governo di larghe intese, istituito a fine aprile, sembra finalmente esser tornata un po’ di fiducia. Ad esso spetta ora l’arduo compito di aprire il capitolo riforme e riportare i fondamentali in crescita. A Suo parere, a oggi quali sono le opportunità offerte dall’Italia, agli occhi di un investitore internazionale?
Le migliori opportunità create dalle recenti soluzioni politiche adottate in Italia si riflettono in maniera trasversale, attraverso un miglioramento del premio al rischio, su tutto il mercato italiano, anche se a livello settoriale i maggiori beneficiari rimangono i settori le cui valutazioni sono state particolarmente sacrificate negli ultimi anni, quali quello finanziario, quello delle “utilities” e quello delle telecom.
Cosa si attende dall’andamento della moneta unica? Concorda sul fatto che l’euro necessiterebbe di un deprezzamento per rilanciare l’esportazione delle economie dei paesi membri?
Da un punto di vista congiunturale un eventuale deprezzamento dell’Euro, costituirebbe un fattore positivo per il rilancio dell’esportazione delle economie dei paesi membri, anche se le priorità per una ripresa economica stabile devono concentrarsi sulla necessità di seguire un solido percorso di riforme orientato al rilancio strutturale dell’economia reale dei paesi appartenenti all’area Euro.